Mummie: tra maledizioni e autopsie

king-tut-tomb-2Il 4 novembre del 1922 Howard Carter scopriva l’accesso al sepolcro di Tutankhamon e telegrafava la notizia a Lord Carnarvon, rimasto in Inghilterra. Il 26 novembre, fatto un buco nella parete della camera sepolcrale, Carter scopriva l’eccezionale tesoro del faraone. Quella stessa notte la città del Cairo venne colpita da un misterioso blackout.  Nel 1929 Carter era ancora vivo, ma undici tra le persone coinvolte nella scoperta erano scomparse per cause non naturali o per morte prematura. Lord Carnarvon morì per una banale puntura di zanzara nel 1923. Aubey Herbert, fratellastro di Lord Carnarvon, si suicidò in un accesso di follia; l’archeologo La Fleur, collaboratore di Carter, morì per cause ignote appena giunto in Egitto; Arthur C.Mace, tra i primi a entrare nel sepolcro, fu trovato morto nello stesso albergo di Canarvon; Lady Carnarvon, morì come il marito, in seguito ad una puntura di insetto; l’egittologo Arthur Weigall, fu colpito da una febbre sconosciuta, Arcibald Douglas Reid, morì mentre radiografava la mummia; infine Richard Bethell, segretario di Carter durante gli scavi, perse la vita per cause sconosciute. Tra le altre vittime della maledizione, un miliardario americano amico di Lord Carnarvon, e Alfred Lucas e Douglas Derry, colpiti da infarto poche ore dopo aver eseguito l’autopsia della mummia di Tutankhamon. La maledizione della mummia potrebbe, tuttavia, avere delle cause scientifiche. Si è scoperto infatti che i funghi presenti nelle grotte e nelle tombe (Aspergillus niger, Aspergillus ochracens e Cephalosporium), possono avere effetti letali, specialmente se inalati, e per questo ora gli archeologi indossano sempre mascherine ed abiti protettivi prima di irrompere in una sepoltura.

A parte ciò, prima ancora della sofisticata cerimonia di mummificazione, tanto cara alla civiltà egizia, che non abbandonava mai i propri defunti senza prima averli assicurati con formule magiche, amuleti nonché anatemi, nell’Egitto predinastico (3500 a.C.) i corpi si essiccavano per processo naturale, a causa dalla sabbia rovente del deserto con cui venivano posti direttamente a contatto. Una di queste mummie naturali è il famosissimo uomo di Gebelein, più noto agli inglesi con lo pseudonimo di Ginger. La mummia, scoperta nel 1896, e custodita al British Museum (sala 64), è visitata da miriadi di persone ogni anno. Per oltre un secolo, generazioni di visitatori e curiosi si sono soffermate davanti a questa mummia rossiccia, ripiegata in posizione fetale e con poche suppellettili attorno, senza mai sapere chi fosse Ginger in realtà. Recentemente, però, i resti sono stati sottoposti a studi medico-scientifici moderni, grazie ad una collaborazione anglo-svedese. I raggi x e la tomografia assiale computerizzata hanno rivelato interessanti e drammatici aspetti sulla breve vita di quest’uomo dell’antichità e, fino al 3 marzo 2013, una mostra temporanea interattiva rivelerà al pubblico tutti i dettagli dell’assassinio.

Nei meandri del museo, lontana da occhi curiosi, si trova anche la famosa Mummia Maledetta, un sarcofago donato da Mrs Warwick Hunt di Holland Park, per conto del marito, nel 1889, e inventariato con la dicitura BM.22542. Dagli anni trenta, lo si collega al fantasma della principessa Amen-Ra, che ancora si aggirerebbe urlante nella ormai dismessa British Museum Station, le cui banchine annerite, sono visibili a chi viaggia sulla central line da Tottenham Court Road a Holborn. London Underground ha sempre negato con determinazione l’esistenza di un collegamento segreto tra la stazione non più esistente e i depositi di antichità egizie del Museo Britannico. Per quanto riguarda il sarcofago, i curatori tengono a precisare che si tratta solo di un reperto di valore rimarchevole, risalente alla ventunesima dinastia (950BC) e giunto fino a noi in buone condizioni…

8 thoughts on “Mummie: tra maledizioni e autopsie

  1. E’ un piacere averti ritrovata mi dispiaceva molto non sapere e soprattutto leggere di te:) immagino che come me tu sia ancora in quel di Londinium 🙂 io sono rientrata ieri dalle vacanze natalizie, che colpo ogni volta!!!! Volevo chiederti un favore/consiglio, non so quanto tu sia pratica di wordpress ma da un pò di tempo a questa parte ogni volta che mi loggo nella pagina principale a detta sua io non ho alcun blog….non riesco più a vedere i blog che avevo sottoscritto, tantomeno scrivere, devo per forza recarmi sulla mia pagina come se fossi un lettore e da li riesco ad accedere….ma che accidenti avrò mai combinato???? besos

    • 0_0 Ma che strano! Purtroppo non sono pratica a tal punto, ma ho esperti tra chi mi segue. Se magari vogliono intervenire e dire la loro… L’importante è che non ci siano mummie egizie nelle vicinanze, haha. Quanto al nostro ritrovarci, propongo di suggellarlo con un afternoon tea prima o poi. A presto x

    • Succede che circa 50 volte al secondo, ovvero con la stessa frequenza della corrente alternata ad uso civile, WordPress cambia il backoffice, ovvero la pagina che vedi dopo la login; da qualche giorno la Bacheca e le altre pagine sono diverse.

      OK.
      Adesso il perché.
      Ecco non lo sa nessuno, nemmeno loro, temo.

      Se posso consigliare, aspetterei un po’ di tempo che magari ricambiano e casualmente tutto torna a posto.

      Casualmente.

  2. grazie ricordo che prima di questo pasticcio mi diceva che la mia versione di internet explorer che è la nona era vecchia, in compenso se vado su googlechrome ed effettuo il log in è tutto normale….veramente roba da psicoanalisi della wordpress!!!! ccidenti a loro…
    Mia cara con molto piacere, se capiti nella piangente, di pioggia, Hastings il teuccio lo beviamo da me, oppure appena riesco a venire a Londra, ci si incontra impegni permettendo :)))

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